Francesco Verduci

Un uomo di sport, una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro

Francesco Verduci nasce a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) il 5 agosto 1952. Colpito da infarto muore l'8 gennaio 2007, mentre nella chiesa di Santa Caterina stava assistendo ad una messa in suffragio del padre Angelo.

Ciccio, come lo chiamavano gli amici, ha dedicato la propria vita alla famiglia ed al lavoro, dove eccelleva per le sue grandi doti umane e professionali. Con la sua scomparsa, ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, ma anche in quanti lo conobbero. La professionalità, le capacità organizzative, la disponibilità, la bontà, il parlar poco e il sorriso sono state le doti che lo hanno contraddistinto. Per ampliare le sue conoscenze, mettendole dopo a disposizione dei colleghi e della collettività, è stato sempre presente ai convegni organizzati dall'Associazione Ragionieri Dipendenti Enti Locali.

È stato un uomo di sport, il calcio lo ha visto protagonista nelle squadre locali e nel Motta, dove indossò la maglia negli anni Settanta; era un super tifoso juventino, della Reggina e un appassionato di atletica tanto che nel 1974 fondò, in collaborazione con il prof. Giovanni Verduci, il Gruppo Sportivo Mottese. Egli riteneva che l'attività sportiva fosse attività di cultura, cioè manifestazione di vita, di educazione, di formazione e di crescita morale e civile.

Dal 1977 è stato tecnico allenatore, dal 1981 giudice di gara provinciale, dal 2005 ufficiale di gara regionale. Dal novembre 1992 Consigliere del Comitato Regionale Fidal. Nel 1992 la Federazione Italiana di Atletica Leggera l'aveva insignito dell'onorificenza della "Quercia Sportiva" e nel 1997 gli fu conferita la "Quercia di I grado".

Avviò alla pratica dell'atletica leggera tantissimi giovani del paese, con i quali partecipò a numerose gare provinciali, regionali e nazionali ottenendo ovunque ottimi risultati nelle varie discipline, nonostante la mancanza di ingenti risorse e la limitatezza dei mezzi a disposizione.

Negli ultimi anni in qualità di dirigente, organizzò nel paese importanti manifestazioni e convegni di studio apprezzati per l'ottima riuscita in tutti gli aspetti organizzativi. Era orgoglioso di far parte del Gruppo Giudice Gara, nel quale operava con serietà, abnegazione e senso del dovere.

Il Trofeo di Americana Gara Internazionale viene dedicato a Francesco Verduci, in quanto, poco prima di morire, aveva espresso agli amici della Fidal il desiderio di voler organizzare tale manifestazione a Motta. Dopo la sua scomparsa, grazie a coloro che non hanno dimenticato, è stato possibile realizzare questo suo desiderio.

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